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Gita in Barca alla Scala dei Turchi

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Valle dei Templi, uno dei Patrimoni più belli e preziosi dell'Umanità

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La Zona Archeologica di Agrigento si trova nella parte meridionale della Sicilia, in sud Italia.

L’UNESCO ha deciso di inserire l’area archeologica di Agrigento nel prestigioso elenco dei siti “Patrimonio Mondiale Dell'Umanità” perché: Agrigento rappresenta, ancora oggi, la cultura greca.
L’UNESCO, arriva a questa decisione nel 1997, considerando che è di particolare rilievo il complesso dei templi dorici presente ad Agrigento ed  è uno dei principali esempi non soltanto dell’arte, ma dell’intera cultura greca.
L'UNESCO ha tenuto in forte considerazione il fatto che Agrigento sia stata una delle più grandi città dell’area del Mediterraneo e che i suoi templi si siano conservati quasi intatti fino ai giorni nostri.

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Storicamente Akragas Agrigentum. Questo il nome dell’Agrigento di epoca greca che si è conservata in ottimo stato fino ai tempi nostri, come dimostra la Valle dei Templi.
I primi ad arrivare da queste parti
furono abitanti della città di Gela, originari delle isole greche di Creta e Rodi (581 a.c.).
Il periodo di massimo splendore di Siracusa coincide con quello della Magna Grecia ed in questo periodo Akragas Agrigentum si ricorda come uno dei centri più attivi che, in Sicilia, pare fosse
seconda solo a Siracusa.
Quanto alla sua bellezza, basta ricordare il poeta greco Pindaro che la definì “la più bella città dei mortali”.

 

Il tempio di Giunone, il Tempio della Concordia, il Tempio di Eracle, il Tempio di Zeus Olimpico, il Tempio di Castore e Polluce, il Tempio di Vulcano, il Tempio di Esculapio.
Sono sette i templi della mitica Valle di Agrigento e tutti in condizioni di conservazione
eccezionali.
A questi va aggiunta la Tomba di Terone, eretta per ricordare i caduti della seconda guerra punica.
Insomma, qui la storia è di casa ed Agrigento, all’interno del bacino del Mediterraneo, ne è stata il fulcro  per parecchi secoli.

 

L’area archeologica di Agrigento, con la sua Valle dei Templi, è la testimonianza più significativa della civiltà greca in Sicilia.
I Templi di quest’area, sorgono tra campagne di mandorli e fiori, quasi a voler essere incorniciati
in uno scenario che li rende immortali.
I Templi di stile dorico sono stati edificati a partire dal quinto secolo avanti Cristo con tufo calcareo trovato in loco. Ad essere meglio conservato (praticamente appare integro) è il Tempio
della Concordia che deve il suo nome ad una iscrizione latina trovata nei pressi del Tempio stesso.
Affascinanti anche i Templi di Eracle (Ercole) che è il più antico e quello di Zeus Olimpico
(Giove) con i suoi telamoni, enormi statue dalle sembianze umane.
Vi sono poi il Tempio di Giunone, di Castore e Polluce, di Vulcano e di Esculapio. Affascinante anche la posizione dei Templi, tutti rivolti verso Est in modo che la statua raffigurante la divinità all’interno del Tempio venisse irradiata dal sole che sorge la mattina.

 

La cattedrale di San Gerlando, in Agrigento, è nota, oltre che per la sua bellezza, anche per un particolare fenomeno detto “portavoce”. La tradizione vuole che dall’abside, la parte terminale della chiesa, complice il silenzio della cattedrale, si riesca a sentire ciò che viene bisbigliato all’ingresso.

 

La Valle dei Templi è aperta dalle 8.30 alle 19.00 tutti i giorni compresi domeniche e festivi.

info@valledeitempli.it

 

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Tre morti nel rogo all'ospedale di Tivoli. La procura: "Le fiamme partite da fuori" 
<p>AGI - <strong>Omicidio colposo plurimo e incendio colposo</strong>. Questi i reati per i quali la<strong> procura di Tivoli </strong>procede, al momento contro ignoti, per chiarire cause e responsabilità dell'<strong>incendio divampato nella serata di ieri,</strong> intorno alle 22,30, all'<strong>ospedale San Giovanni Evangelista,</strong> che ha causato la morte di <strong>tre pazienti</strong> e costretto all'evacuazione di 200 persone. Tra i pazienti messi in salvo e trasferiti dai soccorritori anche alcuni neonati e diversi anziani.</p> <p>L'ospedale rientra nella competenza dell'Asl Roma 5 e al momento è stato <strong>chiuso al pubblico,</strong> compresa la rete di emergenza. Difficile ipotizzare tra quando il nosocomio di Tivoli potrà riaprire. Intanto per tutta la giornata di oggi i tecnici della Polizia Scientifica insieme agli esperti dei vigili del Fuoco hanno eseguito&nbsp;rilievi nel piazzale interno nel retro dell'ospedale da dove si pensa che si sia sviluppato l'incendio.</p> <p>Gli inquirenti stanno analizzando anche le immagini delle videocamere di sicurezza dell'ospedale che potrebbero risultare determinanti per escludere la possibilità, seppur molto remota, di un gesto doloso. Le<strong> vittime della tragedia</strong> sono <strong>due anziane </strong>di 86 anni, e un <strong>altro anziano di 76 anni. </strong>Una quarta paziente, di 84 anni, è invece deceduta una mezz'ora prima del rogo.</p> <p>"La signora deceduta non per cause dell'incendio era deceduta da mezz'ora prima. La salma è a disposizione della famiglia. Speriamo giovedì o venerdì, dopo l'autopsia, di restituire anche le tre salme", ha spiegato il procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto che ha disposto il sequestro del piazzale adiacente all'ospedale, il pronto soccorso e gli altri locali dove si sono estese le fiamme.</p> <p>Dai primi accertamenti è infatti emerso che le fiamme dal piazzale si sarebbero propagate all'interno, con il fumo che ha invaso il nosocomio dal -3 fino all'ultimo piano.</p> <p>"Sono state delegate una serie di attività investigative al momento in corso. Indagano i vigili del fuoco e la polizia di stato, ma anche i carabinieri fanno la loro parte - ha detto ancora il procuratore Menditto - procederemo molto velocemente perchè<strong> la città è ferita.</strong> Abbiamo un quadro abbastanza, direi, accettabile di ciò che può essere accaduto, ma abbiamo bisogno di approfondirlo. Non ci sono tempi certi sulla restituzione completa dei locali, certamente non saranno brevi. Non è prevedibile. I tempi di ripristino dell'ospedale non sono brevi".</p> <p>Medici, infermieri. Vigili del fuoco, forze dell'ordine e personale del 118 hanno messo in salvo i pazienti nelle corsie invase dal fumo. Tutti i ricoverati sono stati trasferiti in altri ospedali romani. "C'è stata molta paura <strong>è stato veramente drammatico</strong>, non eravamo pronti - <strong>ha raccontato un'infermiera</strong> dell'ospedale di Tivoli - l'ultimo paziente lo stanno portando via adesso, fortunatamente sono stati tutti dislocati. La paura è stata tanta, per i pazienti e per chi era in servizio".</p> <p>I <strong>vigili del fuoco</strong> sono<strong> intervenuti </strong>con circa<strong> 60 uomini</strong> e <strong>una ventina di mezzi</strong>. Sul anche posto 23 ambulanze e tre auto mediche. Sono state inoltre montate due pma (posti medici avanzati) per il trattamento dei pazienti. Con una ditta specializzata del San Filippo Neri sono, inoltre, state recuperate e trasportate oltre 300 sacche di sangue che erano custodi in frigoriferi rimasti senza corrente.</p> <p><strong>"Mi complimento con gli operatori sanitari</strong>: i ricoverati sono stati rapidamente trasferiti - ha detto giunto a Tivoli il ministro della Salute, <strong>Orazio Schillaci </strong>- ancora una volta si è dimostrata la qualità dei nostri operatori, in un momento di emergenza sono stati molto bravi a mettere i pazienti in sicurezza. Non so cosa può essere successo, ma abbiamo massima fiducia negli inquirenti".</p> <p>In merito alle cause dell'incendio <strong>il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca</strong> ha spiegato che "ci vorranno giorni per avere risposte, stanno facendo i rilievi" ed ha poi aggiunto che "la <strong>sicurezza negli ospedali per noi è una priorità,</strong> non a caso abbiamo messo risorse, centinaia di milioni, per l'antincendio e l'antisismica. Continuiamo a lavorare, tanti ospedali nel Lazio hanno problemi antincendio".</p>

Accesi l'albero e il presepe a piazza San Pietro [VIDEO]
<p>AGI - Sono stati illuminati in piazza San Pietro il presepe e l'Albero di Natale nel corso di una cerimonia davanti a numerosi fedeli. L'albero, alto quasi 30 metri, è&nbsp;stato donato da Macra, un piccolo Comune della Val Maira nel Piemonte.</p> <p>L'abete è&nbsp;giunto a Roma nelle scorse settimane con un trasporto eccezionale ed è&nbsp;stato addobbato con le luci e con una specialissima "tela" di oltre 7 mila stelle alpine coltivate e essiccate, donate da un vivaista locale, che daranno l'effetto di una nevicata.</p> <blockquote> <p>Inaugurato oggi pomeriggio assieme all'albero di Natale, il presepe in Piazza San Pietro. 800 anni fa a Greccio, San Francesco di ritorno da Betlemme crea il primo presepio. Era il 24 dicembre del 1223. <a href="https://twitter.com/hashtag/PACE?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#PACE</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/speranza?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#speranza</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/fraternit%C3%A0?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#fraternità</a> <a href="https://t.co/fjApfe0lRY">pic.twitter.com/fjApfe0lRY</a></p> — Massimiliano Menichetti (@MaxMenichetti) <a href="https://twitter.com/MaxMenichetti/status/1733547548130893874?ref_src=twsrc%5Etfw">December 9, 2023</a> </blockquote>

Fiumi e canali tinti di verde, blitz di Extinction Rebellion da Venezia a Roma
<p>AGI - Roma, Venezia, Milano, Torino, Bologna: i fiumi delle principali città&nbsp;italiane sono stati tinti di verde da <strong>Extinction Rebellion</strong>, "con un colorante innocuo, per denunciare l'ennesimo fallimento politico della COP28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa", è&nbsp;scritto in un comunicato. "Tra qualche ora, queste acque torneranno come prima. Nel frattempo, mentre i governi parlano, contiamo i danni e le vittime di continue alluvioni e incendi".</p> <p>A<strong> Torino </strong>e a <strong>Milano</strong>, una casa "affondata" è&nbsp;comparsa nelle acque verdi del Po e dei Navigli, mentre a <strong>Venezia </strong>alcune persone si sono appese con imbraghi al ponte di Rialto, sopra le acque verdi del Canal Grande. A <strong>Bologn</strong>a alcuni canotti sono stati rilasciati nel famoso canale del Reno che passa in centro città, noto come "la piccola Venezia". A <strong>Roma</strong>, l'isola Tiberina è&nbsp;stata circondata dalle acque verdi del Tevere. A Milano in particolare il Naviglio Grande si è&nbsp;tinto di verde mentre una casa di cartapesta "affondava" tra le acque e dal ponte Alda Merini e uno striscione urlava "il governo parla, la Terra affonda". Le attiviste hanno distribuito volantini cantando My Heart Will Go On dal film Titanic, rimando all'iceberg di fronte a noi che i governi continuano ad ignorare.&nbsp;</p> <p>Alla protesta partecipa anche <strong>Debito per il Clima</strong>, la campagna mondiale che chiede la remissione dei debiti ai paesi del sud globale per agevolarne l'uscita dal fossile. "Il colorante usato" rassicura Paola da Venezia "è&nbsp;semplice fluoresceina. Un sale innocuo usato da idraulici come tracciante e addirittura per segnalare la posizione di subacquei dispersi in mare". Infatti quando lo scorso maggio per errore venne sversata nel Canal Grande, gli esperti furono unanimi nell'escludere un pericolo per le persone e per fauna e flora. "</p> <p>Tra qualche ora, queste acque torneranno come prima. Il colore dei nostri mari e dei nostri fiumi, però, continuerà&nbsp;a cambiare man mano che le temperature continueranno ad aumentare". "Migliaia di persone si sono mobilitate in tutto il mondo per denunciare il fallimento della leadership mondiale e la beffa di un processo che dovrebbe avere come obiettivo la fuoriuscita dal fossile ed è&nbsp;invece presieduto da un petroliere e preso d'assalto dai lobbisti delle aziende petrolifere di tutto il mondo" dice Matilde, dalle rive del Po a Torino.</p>

Ospedale in fiamme a Tivoli, 3 morti. Rogo divampato da un cumulo di rifiuti sul retro
<p>AGI -<strong>&nbsp;</strong>Il <strong>rogo divampato nella notte nell'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli</strong> nel quale hanno perso la vita 3 anziani potrebbe essere <strong>partito dal retro della struttura</strong>: poi le fiamme si sarebbero propagate all'interno, con il fumo che ha invaso il nosocomio dal -3 fino all'ultimo piano.</p> <p>La procura&nbsp; di Tivoli ha aperto un fascicolo per o<strong>micidio colposo plurimo e incendio colposo.</strong>&nbsp;Le fiamme sono partite alle 22,30 seminando il terrore tra le corsie del San Giovanni Evangelista. Le vittime sono tutte pazienti: un uomo di 86 anni e due donne di 83 e 86 anni. Recuperato anche il corpo di un 76enne che però era già deceduto al momento del rogo.</p> <p>I Vigili del fuoco hanno<strong> evacuato la struttura portando via 130 pazienti</strong>. Tra loro diversi neonati, una donna incinta messa in salvo con un'autoscala e i pazienti Covid che si trovavano nel reparto al piano meno uno. In poco tempo le fiamme hanno raggiunto il pronto soccorso, l'obitorio, la cardiologia e la camera mortuaria. Un denso fumo si è poi propagato fino ai piani superiori rendendo l'aria irrespirabile.</p> <p>"C'è stata molta paura, è stato veramente drammatico, non eravamo pronti", ha raccontato all'AGI un'infermiera, "l'ultimo paziente lo stanno portando via adesso, fortunatamente sono stati tutti dislocati. La paura è stata tanta, per i pazienti e per chi era in servizio". La Protezione civile comunale ha allestito<strong> 150 posti letto in una vicina palestra comunale </strong>per assistere i pazienti in attesa del trasferimento in altri ospedali della Capitale.</p> <h2>La Procura apre un'inchiesta</h2> <p>Sulle cause del rogo indagano la Polizia e i Vigili del fuoco. La procura di Tivoli ha aperto un fascicolo e ha disposto l'autopsia sulle vittime e il sequestro del piazzale adiacente alla struttura e di una parte del pronto soccorso danneggiata dalle fiamme. Il pm di turno ha eseguito un primo sopralluogo.&nbsp;Tra le ipotesi c'e' quella che a prendere fuoco siano stati i rifiuti ammassati in un'area all'aperto sotto le finestre del pronto soccorso.</p> <p>&nbsp;</p> <p>L'Ospedale è attualmente chiuso, così come il Pronto Soccorso della struttura ospedaliera. La ASL si è occupata di avvertire i parenti dei pazienti evacuati, informandoli sulla nuova struttura ospedaliera che li ha presi in carico. Il traffico su via Roma, chiusa nella notte, è tornato regolare. Al momento, non ci sono modifiche alla regolamentazione stradale.&nbsp;</p> <p>Il ministro della Salute, <strong>Orazio Schillaci</strong>, ha visitato la struttura e ha auspicato che "le indagini chiariscano al più presto cause incendio". Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che lo ha accompagnato, ha ammesso che "sono stati momenti caotici": "Questo non doveva accadere, cercheremo di capire le cause e trovare le soluzioni". "Il più sentito cordoglio ai famigliari delle vittime"<br> è arrivato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha anche espresso "vicinanza a tutte le persone colpite".</p> <blockquote> <p><a href="https://twitter.com/hashtag/Tivoli?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Tivoli</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Roma?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Roma</a>, intervento <a href="https://twitter.com/hashtag/vigilidelfuoco?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#vigilidelfuoco</a> dalle 23 di ieri per un incendio nell'ospedale San Giovanni Evangelista. Evacuata la struttura, anche con l'ausilio delle autoscale. Sono 4 le vittime accertate. Fiamme spente, operazioni in corso [<a href="https://twitter.com/hashtag/9dicembre?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#9dicembre</a> 5:25] <a href="https://t.co/ryxVfcYQ8e">pic.twitter.com/ryxVfcYQ8e</a></p> — Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) <a href="https://twitter.com/vigilidelfuoco/status/1733343091464061284?ref_src=twsrc%5Etfw">December 9, 2023</a> </blockquote> <p>L'ala più danneggiata dell'ospedale è quella che si affaccia su Via Roma, strada che è stata chiusa al traffico per permettere il transito dei mezzi pesanti.<br> Sulle cause del rogo indagano i carabinieri. Da una prima ricostruzione, <strong>il rogo potrebbe essere divampato al piano meno tre,</strong> dove si trova la zona dei rifiuti speciali, o dal meno due dove si trovano diversi ambulatori.</p> <h2>Pm dispone l'autopsia per le vittime</h2> <p>La procura di Tivoli ha disposto l'autopsia per accertare le cause del decesso dei 4 anziani morti questa notte nell'incendio divampato nell'ospedale. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e alla polizia, i carabinieri di Tivoli che hanno dato un importante contributo soprattutto nella prima fase di evacuazione degli allettati e nella messa in sicurezza di sacche di sangue per emergenze.&nbsp;</p> <h2>Un testimone, 'qui il panico, tutto a fuoco'</h2> <p>"Tutti i pazienti fuori, sta andando a fuoco l'ospedale di Tivoli. Sta facendo il panico, sta arrivando anche da noi Vanessa. Ci stanno i pazienti sulle barelle. Ragazzi non ci si crede, sono arrivati i pompieri in tempo in tempo. Il panico sta accadendo, è andato a fuoco tutto".</p> <p>Cosi' un testimone oculare racconta su TikTok l'incendio divampato nell'ospedale di Tivoli nel corso del quale sono mortr 4 persone. Una di queste sarebbe deceduta per un infarto, mentre per accertare le cause della morte delle altre 3 sara' necessaria l'autopsia. Il filmato diffuso sul social mostra gli attimi iniziali: si vedono le fiamme e il fumo. Subito dopo si acsoltano le sirene dei vigili del fuoco.&nbsp;</p> <h2>La volontaria: "Abbiamo fatto il possibile, perdonateci"</h2> <p>"Abbiamo fatto tutti il possibile. Ci perdonino le anime di chi non siamo riusciti a raggiungere in tempo... Che la terra vi sia lieve". È lo sfogo su Facebook di una volontaria intervenuta nella notte all'ospedale di Tivoli dove nel corso di un vasto incendio sono morte 4 persone. Sono invece 134 i pazienti trasferiti in altre strutture.</p> <p>"Si potrebbero dire tante cose, infinite, ma a cosa servirebbe? Una grande disgrazia che non doveva accadere e che si poteva e doveva evitare. Perché un ospedale dovrebbe offrire cure, serenità, assistenza, conforto. In 12 anni di volontariato e 32 di vita, purtroppo questa è stata una delle notti più tristi - aggiunge la volontaria sul social -. Credetemi non è bello vedere gli occhi di un malato che trasmettono la pura paura di morire. Paura che gli sale ancora di più quando ti vedono entrare nelle stanze buie con il casco in testa, il respiratore sulla bocca e la divisa antincendio addosso".</p> <p>"Sentire persone che gridano, persone che pregano pensando che quella sia la loro ultima preghiera. Telefoni dei pazienti che squillano perché i loro cari sono in estrema preoccupazione, cercare di rispondere a più chiamate possibili per dare un sospiro di sollievo a chi ha l'anima in pena per il proprio caro ricoverato. Pavimento e pareti che emanano calore - ricostruisce -. Non puoi farti prendere dallo sgomento perché hai interi reparti da svuotare, scendendo e salendo ripetutamente 4/5 piani a piedi, portando pazienti sui lenzuoli adibiti a barelle. Vedere medici e infermieri che cercano di mantenere ordine e signorile pazienza in mezzo al fumo nocivo che ha invaso corridoi e stanze".</p> <h2>Attivi numeri d'emergenza per i familiari dei pazienti</h2> <p>I parenti dei pazienti evacuati e trasferiti questa notte in seguito all'incendio divampato nell'ospedale di Tivoli possono contattare i numeri di emergenza</p> <ul> <li>3312698956</li> <li>3312698996</li> <li>3312698926</li> <li>3312698918 per conoscere le condizioni dei propri familiari e ricevere informazioni. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.&nbsp;</li> </ul>

Negli occhi dei malati la paura di morire
<p>AGI - Sono racconti drammatici quelli raccolti dall'AGI e riportati sui social network da infermieri e volontari che, questa notte, hanno partecipato al salvataggio di 134 pazienti ricoverati all'<strong>ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli</strong>. Nel rogo, purtroppo, sono <a href="https://www.agi.it/cronaca/news/2023-12-09/evacuato-ospedale-tivoli-vasto-incendio-24357812/">deceduti tre pazienti e un quarto è morto poco prima</a>. I ricordi di quelle ore lasciano senza fiato.</p> <p>Salvatore P., un volontario, descrive il tentato salvataggio di Romeo Sanna, 86 anni. L'anziano era ricoverato, insieme a Giuseppina Virginia Facca, Pierina Di Giacomo ed Emilio Timperi nel nosocomio. "Non capita spesso di assistere a scene come di questa sera... Mi sono dato da fare pure io ho cercato di aiutare i pazienti che uscivano da porte fumeggianti, ho fatto quello che potevo pure io - racconta Salvatore -. Ho cercato di aiutarti, ho fatto il possibile buon viaggio".</p> <p>Non è il solo ad essere intervenuto. L'AGI ha potuto parlare con due infermiere in servizio all'ospedale di Tivoli in quei momenti tremendi. "Ho avuto paura, tanta: non ho difficoltà ad ammetterlo. Per me, ma soprattutto per i miei pazienti", racconta la donna. Secondo quanto si apprende, ci vorranno <strong>mesi perché l'ospedale possa riaprire </strong>a pieno le attività, anche perché una parte della struttura è stata sequestrata su disposizione del pm. "Almeno 2 mesi ci dicono, lo sto leggendo ora nelle chat delle colleghe", conclude la donna ancora scossa. "C'è stata molta paura è stato veramente drammatico, non eravamo pronti. L'ultimo paziente lo stanno portando via adesso, fortunatamente sono stati tutti dislocati. La paura è stata tanta, per i pazienti e per chi era in servizio", gli fa eco un'altra infermiera.</p> <p>E proseguono gli sfoghi anche su Facebook da parte dei volontari. "<strong>Abbiamo fatto tutti il possibile</strong>. Ci perdonino le anime di chi non siamo riusciti a raggiungere in tempo... Che la terra vi sia lieve", racconta Veronica F., di 32 anni. "Si potrebbero dire tante cose, infinite, ma a cosa servirebbe? Una grande disgrazia che non doveva accadere e che si poteva e doveva evitare. Perché un ospedale dovrebbe offrire cure, serenità, assistenza, conforto. In 12 anni di volontariato e 32 di vita, purtroppo questa è stata una delle notti più tristi - aggiunge la volontaria sul social -. Credetemi non è bello vedere gli occhi di un malato che trasmettono la pura paura di morire. Paura che gli sale ancora di più quando ti vedono entrare nelle stanze buie con il casco in testa, il respiratore sulla bocca e la divisa antincendio addosso".</p> <p>"Sentire persone che gridano, persone che pregano pensando che quella sia la loro ultima preghiera. Telefoni dei pazienti che squillano perché i loro cari sono in estrema preoccupazione, cercare di rispondere a più chiamate possibili per dare un sospiro di sollievo a chi ha l'anima in pena per il proprio caro ricoverato. Pavimento e pareti che emanano calore - ricostruisce -. Non puoi farti prendere dallo sgomento perché hai interi reparti da svuotare, scendendo e salendo ripetutamente 4/5 piani a piedi, portando pazienti sui lenzuoli adibiti a barelle. Vedere medici e infermieri che cercano di mantenere ordine e signorile pazienza in mezzo al fumo nocivo che ha invaso corridoi e stanze".&nbsp;</p>

Crescono le violenze on line sulle donne. Come difendersi
<p>AGI&nbsp;- La violenza di genere cresce anche online:<strong> sono 826 i casi gestiti dalla Polizia postale</strong> e delle comunicazioni nei primi dieci mesi di quest'anno. A lanciare l'allarme è "<strong>Free and s@fe online"</strong>, report della Polizia sulla lotta alla violenza di genere in rete, "un fenomeno complesso", che "si traveste spesso da 'amore geloso' e confonde le proprie tracce anche online, si struttura nel tempo come una spirale che piano piano, intrappola la vittima e la costringe all'isolamento e alla paura".</p> <h2>Minacce</h2> <p>Da gennaio a ottobre di quest'anno le donne che hanno denunciato perché&nbsp;vittime di minacce online sono state 371, il 24% in più&nbsp;rispetto alle 347 dello stesso periodo dell'anno scorso. Un incremento "preoccupante", sottolinea il documento, visto che "le minacce sono spesso un primo passo per avviare una vera e propria persecuzione online". Nel 2023, gli strumenti online più&nbsp;utilizzati per minacciare le donne sono i social network (50%), e le app di messaggistica (31%), "attuali medium irrinunciabili delle comunicazioni con gli altri. Avvicinarsi a strumenti per comunicare con la paura di subire attacchi verbali costituisce già&nbsp;un forte elemento di limitazione della libertà&nbsp;personale".</p> <h2>Molestie</h2> <p>Nei primi dieci mesi di quest'anno, la Polizia postale ha già&nbsp;registrato 377 casi, con un incremento del 10% rispetto al 2022. Le molestie online presuppongono una certa ripetitività&nbsp;delle azioni lesive che colpiscono la vittima limitandone il senso di sicurezza: quelle contro le donne avvengono in prevalenza attraverso servizi di messaggistica (38%) e i social network (33%).</p> <h2>Stalking</h2> <p>La maggioranza delle persecuzioni in rete che colpiscono le donne sono messe in atto da persone che non solo si conoscono nella vita reale, ma magari hanno condiviso percorsi di vita comune: ex coniugi, compagni di vita, colleghi di lavoro che, soprattutto attraverso i socialnetwork, prolungano la forza lesiva della loro aggressione, usando la rete per insultare, diffamare o diffondere contenuti privati. Nei primi dieci mesi di quest'anno sono stati già&nbsp;registrati 87 casi, eguagliando il numero di denunce raccolte nell'analogo periodo dello scorso anno.</p> <p>La violenza online contro le donne può&nbsp;cominciare tra i banchi di scuola, si insinua fra le battute 'pesanti' dei compagni, cresce sui social network con i commenti sessisti ai post, si diffonde con gli insulti sulla messaggistica, click dopo click, parole di gelosia e controllo diventano violenza reale. Nel suo report sul fenomeno, "Free and s@fe online", la Polizia postale e delle comunicazioni dà a tutte le donne - mamme, mogli, figlie, fidanzate - una serie di consigli preziosi su come difendersi.</p> <h2>Sui Social Network</h2> <p>Ricordati che il tuo profilo è personale e riservato. Non consentire a nessuno di accedere con le tue credenziali, non condividere con chi dice di amarti la password e usane una diversa per ogni social. Ricordati di cambiarle almeno ogni tre mesi. La gelosia non è un buon motivo per rinunciare ai propri spazi, nemmeno a quelli online. Spesso è il preludio del controllo morboso.</p> <h2>Se ti regala uno smartphone o un tablet</h2> <p>Provvedi in autonomia alla sua inizializzazione. I profili di attivazione devono essere intestati a te, impostati direttamente da te, e protetti con password 'robuste', scelte liberamente e tenute riservate. Se si rifiuta di lasciarti inizializzare il dispositivo, forse vuole usarlo per controllarti e, magari attraverso specifici software, avere accesso alle tue interazioni online con gli altri. La riservatezza delle comunicazioni è un diritto costituzionale a cui non devi rinunciare. Nessuna forma di amore può&nbsp;pretendere di distruggere ogni spazio privato, anche online.</p> <h2>Sullo smartphone</h2> <p>Imposta un codice di accesso e mantienilo riservato, attiva il riconoscimento facciale o l'impronta digitale. Nessuno può&nbsp;pretendere di avere il pin del tuo dispositivo e non sentirti in dovere di dimostrare, a chi te lo chiede, di essere sincera. Se qualcuno ti offre di controllare il suo cellulare, pretenderà&nbsp;di controllare il tuo. Il controllo è una forma di coercizione che dissolve la tua libertà, se non rispetta i tuoi spazi online, non rispetta chi sei.</p> <h2>Sulla geolocalizzazione</h2> <p>Sistemi Android e IOs offrono la possibilità&nbsp;di condividere la propria posizione con altri utenti, 24 ore su 24. Rifiuta o disattiva la localizzazione automatica, se ti viene imposta come necessaria per ottenere fiducia. Vai dove vuoi, non dirlo a chi lo pretende, sei libera. Seguire i tuoi spostamenti danneggia la tua libertà&nbsp;e subordina al controllo il tuo diritto di essere amata e creduta.</p> <h2>Fai logout&nbsp;</h2> <p>Ogni volta che accedi alla tua mail, alla tua messaggistica online, ai tuoi profili social, utilizzando un pc o un altro dispositivo condiviso con altri, ricordati di fare logout, di scollegare il dispositivo dai tuoi profili. Non memorizzare le credenziali in modo automatico perché&nbsp;questo consentirà&nbsp;agli altri utilizzatori del dispositivo di accedere alle tue informazioni. Se qualcuno accede ai tuoi profili online con l'idea di "dare un'occhiata" nel tuo mondo di relazioni, valica il confine del rispetto e della fiducia.</p> <h2>Fai un controllo periodico</h2> <p>Fai attenzione a quali dispositivi sono collegati ai tuoi account social o di messaggistica: se non conosci alcuni di questi, è possibile che qualcuno stia leggendo le tue comunicazioni senza permesso. Chi ti spia non riconosce la tua libertà e cerca di controllarti anche nei tuoi comportamenti online. Non consentirlo a nessuno.</p> <h2>Non rimanere indifferente</h2> <p>La violenza di genere, anche online, non è mai un problema privato. Chiunque subisca il controllo da parte di altri, chiunque sia oggetto di attenzioni morbose, chiunque soffra per forme di gelosia che generano disagio, ha bisogno dell'aiuto degli altri. Parla con le donne che ti sembrano in difficoltà&nbsp;e non lasciarle sole. Segnala a commissariatodips.it e rompi il silenzio in cui è costretto chi subisce.&nbsp;</p>

La settimana comincia con l'anticiclone, ma poi arriva la pioggia
<p>AGI - Prossima settimana <strong>al via con l'anticiclone,</strong> poi è atteso un p<strong>assaggio perturbato tra mercoledì e giovedì con calo termico</strong> a seguire. Gli aggiornamenti del Centro Meteo Italiano mettono in evidenza un Ponte dell'Immacolata con meteo in Italia conteso tra anticiclone e deboli passaggi instabili. L'alta pressione in rimonta sull'Europa sudoccidentale non riuscirà infatti a proteggere del tutto l'Italia con il flusso sul Mediterraneo centrale che si manterrà dai quadranti nordoccidentali.</p> <p>La giornata vedrà residui disturbi sui settori orientali delle due isole maggiori e tra <strong>Molise e Abruzzo, stabile al centro-nord</strong>, ma con una debole perturbazione in arrivo tra la sera e la notte. Domani nuovo miglioramento al centro-nord, mentre deboli piogge transiteranno sulle regioni meridionali peninsulari. L'avvio della prossima settimana trascorrerà nel complesso stabile, salvo nevicate addossate alle Alpi di confine.</p> <p>Tuttavia, il flusso permarrà dai quadranti nordoccidentali, addossando quindi<strong> nubi lungo il versante tirrenico con i cieli a tratti nuvolosi specie tra Lazio, Umbria e Toscana.</strong> Qualche goccia di pioggia o pioviggine non è esclusa martedì tra Toscana, Umbria, zone interne del Lazio e Campania. Temperature in deciso aumento con punte fino a +20 C al sud e isole.</p> <p>L'anticiclone verrà rapidamente scalfito dal flusso atlantico, determinando l'estensione di una saccatura dalla Scandinavia verso l'Europa occidentale a metà settimana. Una perturbazione atlantica scivolerà verso il Mediterraneo nella giornata di mercoledì, portando un peggioramento del tempo sull'Italia. Atteso un diffuso calo termico, più marcato da venerdì quando aria più fredda si estenderà anche all'estremo sud.</p> <h2>Previsioni meteo per oggi</h2> <p><strong>Al nord</strong> Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con nebbie, foschie e nubi basse in Pianura Padana e sereno altrove. Al pomeriggio nuvolosità in progressivo aumento su tutti i settori, con precipitazioni sulle Alpi occidentali; neve attesa oltre i 1200-1300 metri. In serata deboli piogge su Liguria e lungo l'arco alpino, con neve oltre i 700-900 metri. Temperature minime stabili o in calo e massime in aumento. Venti deboli dai quadranti settentrionali. Mari poco mossi o localmente mossi.</p> <p><strong>Al Centro</strong>&nbsp;Al mattino tempo stabile con cieli poco o irregolarmente nuvolosi, salvo deboli piogge sui settori adriatici. Al pomeriggio ancora stabilita' diffusa con velature in transito. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con ampie schiarite. Nuvolosità in aumento nella notte con piogge sulla Toscana. Temperature minime e massime in rialzo. Venti deboli o moderati dai quadranti settentrionali. Mari poco mossi o mossi.</p> <p><strong>Al Sud&nbsp;e sulle Isole</strong> Al mattino acquazzoni e temporali sulle isole maggiori specie sulla Sicilia, variabilità asciutta sulle altre regioni. Al pomeriggio ancora precipitazioni sparse sulla Sicilia, asciutto altrove con nuvolosità e schiarite. In serata e in nottata tempo in generale miglioramento con graduali e ampie schiarite. Temperature minime in aumento e massime in lieve diminuzione. Venti moderati o forti dai quadranti orientali o nord-orientali. Mari mossi o molto mossi.</p> <h2>Previsioni meteo per domani</h2> <p><strong>Al Nord</strong> Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi, nebbie, foschie e nubi basse in Pianura Padana. Al pomeriggio non sono attese variazioni di rilievo con tempo asciutto e nuvolosità alternata a schiarite. In serata e in nottata nuvolosità in aumento con precipitazioni lungo l'arco alpino, neve oltre i 700-1200 metri. Temperature minime e massime in aumento. Venti deboli di direzione variabile. Mari poco mossi o localmente mossi.</p> <p><strong>Al Centro</strong> Al mattino molti addensamenti ma con tempo asciutto, salvo isolati fenomeni in Appennino con neve oltre i 1700-1800 metri. Al pomeriggio tempo stabile con ampie schiarite, ancora addensamenti bassi tra Toscana e Umbria. Tra la serata e la notte nuvolosità in graduale aumento, anche compatta sulla Toscana, ma con tempo asciutto. Temperature minime e massime in rialzo. Venti deboli o moderati dai quadranti settentrionali. Mari poco mossi o mossi.</p> <p><strong>Al Sud&nbsp;e sulle Isole</strong> Sia al mattino che al pomeriggio tempo instabile con piogge sparse, più asciutto sulle isole maggiori con ampie schiarite. Tra la serata e la nottata tempo in generale miglioramento su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi, nuvolosità in aumento invece sulla Sardegna ma con tempo asciutto. Temperature minime e massime in rialzo. Venti deboli o moderati dai quadranti occidentali. Mari mossi o molto mossi.&nbsp;</p>

È brasiliana la migliore pizzeria napoletana del 2023 
<p>AGI - Si chiude il sipario sulla quinta edizione di Best <strong>AVPN</strong> Pizzeria, il campionato mondiale della pizza ideato dall<strong>'Associazione Verace Pizza Napoletana.</strong> Ad aggiudicarsi il titolo Andrè Nevoso Guidon alla guida di<strong> Leggera Pizzeria Napoletana di San Paolo</strong>, Brasile. La celebre sfida tra le migliori pizzerie da tutto il mondo, a chiusura del calendario 2023 dell'Associazione, ha visto oltre mille pizzaioli veraci votare la propria pizzeria del cuore, che per la prima volta nella storia del contest è una pizzeria brasiliana.</p> <p>Un risultato sorprendente a conferma di come la verace pizza napoletana non abbia nè confini nè nazionalità, ma è un fenomeno che abbraccia ogni angolo del globo e che fa della qualità del prodotto e dell'arte del pizzaiolo il suo comune denominatore. A decretare il vincitore gli stessi colleghi pizzaioli provenienti da tutti i continenti: una giuria davvero unica al mondo che, come ogni anno, costituisce il quid in più del format.</p> <p>Per scoprire la pizzeria vincitrice di questa nuova edizione si va oltreoceano. In seguito al primato di Napoli delle precedenti edizioni con Casa de Rinaldi e i predecessori Enzo Coccia di "La Notizia" nel 2014, Ciro Salvo di "50 Kalò" nel 2019 e Attilio Bachetti di "Pizzeria da Attilio" nel 2021, per questa edizione si lascia la patria della pizza per arrivare in Brasile, nel quartiere Perdizes di San Paolo.</p> <p>Da <strong>Leggera Pizzeria Napoletana</strong> regna la<strong> vera pizza della tradizione partenopea </strong>nonostante i chilometri di distanza. Forno a legna, impasto leggero, stesura a mano, mix di farine italiane e topping rigorosamente campani è tutto l'essenziale nella cucina di <strong>Andrè Nevoso Guidon</strong> che, dal 2013, delizia il palato dei clienti di San Paolo e conquista ogni anno riconoscimenti internazionali dalle più influenti guide di settore.</p> <p>"Un traguardo inaspettato quanto entusiasmante - racconta Andrè Nevoso Guidon - che premia il nostro<strong> instancabile lavoro</strong>, una sconfinata creatività, tanta ricerca e un'<strong>immensa passione.</strong> Sono davvero orgoglioso di essere entrato a far parte dell'albo d'oro dei pizzaioli, insieme ai più grandi volti della pizza napoletana, soprattutto perchè questo riconoscimento è il frutto delle votazioni dei miei colleghi pizzaioli i, che hanno apprezzato e premiato la passione che ogni giorno trasmettiamo nel nostro lavoro.</p> <p>Un titolo importante per me quanto per i miei colleghi qui in Brasile con i quali porto avanti, da più di dieci anni, il movimento brasiliano della vera pizza napoletana con l'obiettivo di divulgare il valore della pizza e avvicinare sempre più persone a questo straordinario prodotto".</p> <p>Best AVPN Pizzeria si conferma un<strong> contest dal carattere fortemente internazionale,</strong> che quest'anno ha toccato quota 56 nazioni, con l'ingresso di Bottega di Shanghai dei fratelli Salvo, prima pizzeria AVPN in Cina, ampliando ulteriormente i confini e accogliendo sempre più stili, gusti e personaggi dell'eterogeneo quanto affascinante mondo della pizza.</p>

Donna trovata morta nello Spezzino, fermato il marito: "Volevamo morire insieme"
<p>AGI - I carabinieri hanno fermato<strong> Alfredo Zenucchi, 57 anni</strong>, marito di <strong>Rossella Cominotti, 53 anni,</strong> la donna trovata morta questa mattina in un albergo di Mattarana, nello spezzino. Lo apprende l'AGI. L'uomo, che si era allontanato con la sua auto, una C3 bianca, è stato bloccato a Pontremoli e ha confessato l'uxoricidio. L'arma utilizzata è un rasoio, sequestrato dai carabinieri.</p> <h2>Zenucchi: "Non sono riuscito a togliermi la vita"</h2> <p>"Volevamo morire insieme: il progetto era questo. Doveva essere un omicidio-suicidio, ma non sono riuscito a togliermi la vita", ha confessato Zenucchi nel corso dell'interrogatorio. L'uomo, dopo essere stato bloccato, è&nbsp;stato interrogato e ora la procura ha emesso nei suoi confronti un decreto di fermo.&nbsp;</p> <p>L'auto sarebbe stata avvistata stamani sulla via Aurelia.<strong> La coppia è di Cremona.</strong>&nbsp;Stando alle prime informazioni, a trovare il corpo è stato il personale che avrebbe dovuto riordinare la stanza.&nbsp;</p> <p><strong>I parenti di Rossella Cominotti </strong>ieri avevano postato<strong> su&nbsp;Facebook una richiesta di aiuto</strong>. "Stiamo cercando Rossella - hanno scritto - mancano da casa lei e il marito da ormai 12 giorni. Vive a Bonemerse. I telefoni non ricevono più nemmeno whatsapp e chiamate. Condividete soprattutto nella zona di Cremona. Grazie a chi ci darà una mano a ritrovarli. Le forze dell'ordine stanno già lavorando per questo. In famiglia c'è molta paura. Grazie a tutti".</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p>

Auto finisce in un canale a Portogruaro, morti tre ventenni 
<p>AGI - Sono <strong>tre ventenni</strong>, due ragazzi e una ragazza, le <strong>vittime dell'incidente stradale</strong> avvenuto la scorsa notte a <strong>Portogruaro</strong> (Venezia), dove la loro auto è finita nel fiume Lemene.</p> <p>Alla guida della vettura, una Bmw, c'era<strong> Altin Hoti</strong>, 22 anni, di origini kosovare, e accanto a lui sedeva la fidanzata <strong>Giulia di Tillio</strong>, 21 anni, mentre sul sedile posteriore si trovava<strong> Egli Gjeci</strong>, 21 anni, di origini albanesi.</p> <p>L<strong>'auto </strong>con all'interno i corpi è stata <strong>recuperata dai vigili del fuoco</strong>. Inizialmente era circolata la notizia che una quarta persona fosse dispersa, ma non vi sono conferme. Ancora da ricostruire con precisione la dinamica dell'incidente, avvenuto a Borgo Sant'Agnese.</p> <p>La Bmw è <strong>uscita di strada</strong> dopo una curva, ha sfondato un cancello, ha imboccato un ponte e di lì è caduta nel fiume. Non si esclude che procedesse a velocità elevata. Alcuni mesi fa <strong>un fratello diciottenne di Altin </strong>Hoti, Admir, era <strong>morto anche lui in un incidente </strong>stradale. La Procura di Venezia ha disposto l'autopsia su Altin Hoti.&nbsp;</p>

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